Por Casa d'aste Boetto
27.9.21
Mura dello Zerbino , 10R - 16122 Genova, Italia

27 settembre 2021 ore 15:00 Asta di Antiquariato e pittura del sec.XIX (0001 - 0417)
La subasta ha concluído

LOTE 0180:

PIOLA PELLEGRO

PIOLA PELLEGRO (1617-1640)
Madonna col ...


Precio inicial:
15 000
Precio estimado :
€15 000 - €16 500
Comisión de la casa de subasta: 24% Más detalles
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PIOLA PELLEGRO (1617-1640)
Madonna col Bambino
(La Vergine Immacolata con il Salvator Mundi)
Olio su tela cm 160x120

Una Madonna statuaria risulta monumentale per come si pone al riguardante con una visione lievemente dal basso verso l'alto. Eppure sorride e fa altrettanto il piccolo Gesù addolcendo l'immagine che assume così un tono maggiormente colloquiale a dispetto del primo impatto di grande austerità nella composizione così essenziale e rigorosa nella scelta di un fondo neutro così che le due sagome vi si staglino con decisione.
La Madonna siede su uno sgabello che pare semplice come in un'umile casa qualsiasi. Ma quella seduta è posta su un piedistallo su una sorta di balaustra che segna il limite inferiore
dello spazio scenico. E tra i piedi della Vergine s'insinua la serpe che allude al male sconfitto calpestato. Come a ricordarci che colei che ci sta
davanti non è una madre qualsiasi ma l'Immacolata a cui il Bimbo porge una rosa. Non solo perché è il fiore più bello ma perché è attributo di Maria 'rosa mistica' secondo quanto recitano le Litanie.
Quanto a Gesù colto come di sorpresa dallo sguardo rapace del pittore si rivolge a noi e nel porgere la rosa alla Madre riceve un piccolo globo con una croce suo attributo di sovranità come Salvator Mundi.
Questo strabiliante mix di teatralità e naturalezza di classicità e verismo esce dalla mente e dal pennello di un pittore morto a soli 24
anni ma molto lodato dai contemporanei: Pellegro Piola fratello maggiore di Domenico di cui è certamente meno noto e assai più raro.
Raffaele Soprani ricorda il 'suo virtuoso talento' e nella sua 'vita' edita nel 1674 scrive: 'haveva lo sudioso giovane habilità non
ordinaria'. Inoltre ci fornisce una dettagliata descrizione di alcune sue opere esposte al pubblico tutt'ora rintracciabili e dunque
riferimenti certi per la ricostruzione di altre che gli vanno attribuite. Tra queste l'inedito qui presentato è un ritrovamento di qualità e quanto mai coerente con le peculiarità stilistiche di questo pittore. Basterà confrontarlo con la cosiddetta Madonna degli Orefici già nell'omonima via e ora presso l'Accademia Ligustica citato dal
Soprani (fig. 1) o con la Sacra Famiglia con San Giovannino della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola aggiunto più di recente dalla critica contemporanea a Pellegro (fig. 2). Infine si segnala l'esistenza di una versione autografa quasi identica alla presente anche per formato (fig. 3) già riconosciuta da chi scrive al pittore.

Anna Orlando 2015