SCUOLA EMILIANA DEL XVIII SECOLO
Olio su tela “Cupido”.

Questo dipinto ad olio su tela è della scuola ...

SCUOLA EMILIANA DEL XVIII SECOLO
Olio su tela “Cupido”.

Questo dipinto ad olio su tela è della scuola emiliana eseguito nella seconda metà del XVIII secolo. Il soggetto ripropone un’iconografia già in voga nella pittura fiamminga. La mitologia a proposito ci ricorda che Cupido era il Dio dell’amore e figlio della Dea Venere. Quando una delle frecce scoccate dall’arco di Cupido colpiva una persona, lui o lei si innamoravano incontrollabilmente di chi avevano dinnanzi.
Su richiesta della madre, Cupido colpí Plutone che stava viaggiando per la Sicilia, ne seguí il ratto di Proserpina e la fuga negli inferi.
Nel dipinto in esame, Cupido, che si trova rappresentato trionfante a figura intera sul piano principale della scena, sembra narrare le gesta che già Ovidio nelle Metamorfosi, Libro V, vv.355 ss. aveva citato. Plutone sul suo carro, raffigurato a destra, emerso dagli inferi circumnaviga la Sicilia (il vulcano appare sul fondo), viene avvistato da Venere che esorta suo figlio affinché l’unione tra Plutone e Proserpina sia presto realizzata. Cupido quindi scelse una delle sue mille frecce, la più affilata, la più sicura e la più obbediente all’arco per riuscire nel suo intento. Di questo dipinto si conoscono diverse versioni stilisticamente simili eseguite sia nel nord Europa che in Italia.

cm 75,5 x 63,5