I SESSIONE
Martedì 8 ottobre ore 14
Lotti 1-47: Autografi
Lotti 48-103: Manoscritti
Lotti 104-119: Musica
II SESSIONE
Mercoledì 9 ottobre ore 10
Lotti 120-150: Futurismo
Lotti 151-196: Libri del Novecento
Lotti 197-208: Facsimili
Lotti 209-288: Libri d'Artista
III SESSIONE
Mercoledì 9 ottobre ore 14
Lotti 289-377: Storia locale toscana
Lotti 378-391: Incunaboli
IV SESSIONE
Giovedì 10 ottobre ore 10
Lotti 392-516: Libri a stampa dal XVI al XX secolo (I parte)
V SESSIONE
Giovedì 10 ottobre ore 14
Lotti 517-640: Libri a stampa dal XVI al XX secolo (II parte)
LOTE 11:
Amici Giovanni Battista
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Precio inicial:
€
180
Comisión de la casa de subasta: 26%
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2 lettere autografe. Una è inviata alla moglie, l'altra ad un Podestà. Una lettera è datata 1822.
Manoscritti a inchiostro bruno. 4 pagine scritte in totale. Dimensioni varie.
(2)
Giovanni Battista Amici (1786-1863) è stato un ingegnere, matematico e fisico. Dalla metà degli anni '20 del XIX secolo si dedicò alla costruzione di strumenti ottici: microscopi e telescopi. Nella lunga lettera alla moglie, Teresa Tamanini, Amici - raccontando di alcuni sonetti del Papi (probabilmente il medico orientalista lucchese Lazzaro Papi) che hanno a che fare con il telescopio – raccolta a lungo di questo strumento: "[...] Per altro se egli vuole divertirsi a stendere la storia lo faccia puree io sono pronto a compiacerlo [...] spero però che fatti gli esperimenti dei miei nuovi telescopj anche i più increduli di costà si persuaderanno senz’altro [...] Ti dirò poi che qui quasi tutti sanno che lo specchio comperato dal Governo è stato dal Gualtieri riportato a Modena per pulirlo di nuovo. Il signor Cavaliere Cesaris mi ha detto chiaramente e mi ha commissionato di comunicare al Ministro che il telescopio non è della perfezione di quello di Herschel [...]. Anche i telescopi di Napoli sono andati a vuoto: e so dall’astronomo che niuna commissione vi è dato poiché sono ancora indecisi se rivolgersi debbono piuttosto dalla parte degli acromatici [...]". La lettera al Podestà è finalizzata ad ottenere le dimissioni del suocero (l’editore e libraio modenese Antonio Tamaini) – ormai anziano – da consigliere comunale.