Libri, autografi e manoscritti
mar 11 MARZO - gio 13 MARZO 2025
I SESSIONE
Martedì 11 marzo ore 14
Lotti 1-25: Autografi
Lotti 26-49: Manoscritti
Lotti 50-86: Futurismo: manifesti, libri e autografi
II SESSIONE
Mercoledì 12 marzo ore 10
Lotti 87-112: Libri del Novecento
Lotti 113-121: Facsimili
Lotti 122-200: Libri Illustrati e d’Artista
III SESSIONE
Mercoledì 12 marzo ore 14
Lotti 201-224: Caccia e pesca
Lotti 225-287: Storia locale italiana
Lotto 288-327: Incunaboli
Lotto 328-361: Post-Incunaboli
IV SESSIONE
Giovedì 13 marzo ore 10
Lotti 362-510: Libri a stampa dal XVI al XX secolo (I parte)
V SESSIONE
Giovedì 13 marzo ore 14
Lotti 511-657: Libri a stampa dal XVI al XX secolo (II parte)
ЛОТ 519:
Gouvea (de) Antonio
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Продан за: €17 000
Цена с учетом комиссии:
€
21 420
Стартовая цена:
€
8 000
Комиссия аукционного дома: 26%
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Innocentia victrix sive sententia Comitiorum Imperij Sinici... In Quam cheu metropoli provinciae Quam tum in regno Sinarum [i.e. Canton], 1671.
In folio (mm 264x174). Pagine: [2] 43. Stampato xilograficamente su un solo lato di sottili fogli di carta di riso cinese ripiegati, occhietto in bianco su nero con monogramma IHS e strumenti della Passione entro ovale raggiato, caratteri latini e cinesi. Alcuni fogli tagliati lungo la piegatura, altri con trascurabili strappetti, prime due carte e ultima con piccoli restauri agli angoli senza perdite, pallide fioriture occasionali, per il resto buona copia completa in mezza pergamena posteriore con piatti marmorizzati.
Rarissima prima e unica edizione di questo eccezionale esempio di stampa xilografica in cinese ad opera dei gesuiti in Cina, a Canton, che favorì, dopo un periodo difficile, il ritorno del favore politico nei confronti dei gesuiti e delle loro missioni in Asia. La Innocentia Victrix contiene infatti sia l’ardente difesa dei gesuiti generalmente attribuita al missionario portoghese Antonio de Gouvea (1592-1677), superiore della residenza a Canton, sia il testo di un editto imperiale emesso a Pechino che riconfermava la tolleranza verso la religione cristiana, mettendo fine alle persecuzioni dei missionari cristiani iniziate nel 1664. I testi sono stampati in caratteri cinesi antichi, moderni e corsivi, con trascrizioni fonetiche e interpretazioni in latino. L'opera include inoltre numerosi riferimenti alle attività astronomiche dei gesuiti nell'osservatorio che costruirono a Pechino, e viene fatta menzione specifica delle attività astronomiche di Matteo Ricci, Johann Adam Schall von Bell, e soprattutto Ferdinand Verbiest. I calcoli matematici e le osservazioni astronomiche dei gesuiti correggevano errori commessi dagli astronomi cinesi. L'opera è stata stampata su carta di riso cinese utilizzando blocchi di legno, metodo economico e facile per la riproduzione del cinese scritto. Cordier, Bibliotheca Sinica II, 822-825; Sommervogel III, 1637.

