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Francesco Trevisani (Capodistria 1656 - Roma 1746)
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Francesco Trevisani (Capodistria 1656 - Roma 1746)
Madonna con Gesù Bambino e San Giovannino
Olio su tela
Madonna with Child and Saint Giovannino
Oil on canvas
Dimensioni :98 x 72 cm
Il soggetto, ripetutamente eseguito dal Trevisani, è uno dei modelli esemplificativi dell'estetica romana del primo settecento. Mitigate le esuberanze barocche si impone un gusto classicista ingentilito dai modi francesi. La sua formazione avviene a Venezia presso Antonio Zanchi (Este 1631 - Venezia 1722), quindi in seno alla corrente patetica dei "tenebrosi". Nel 1678 si trasferisce a Roma dove rimane per tutta la vita sotto la protezione del cardinale veneziano Pietro Ottoboni, nipote del papa Alessandro VIII, uno dei più importanti mecenati del tempo. A Roma Francesco Trevisani, entra in contatto con Carlo Maratta (Camerano 1625 - Roma 1713), maestro indiscusso della corrente classicista e neo platonica del Barocco, diventando uno dei più importanti seguaci del maestro romano. La sua impronta classicheggiante è evidente tanto negli affreschi e nei dipinti conservati presso la chiesa di San Silvestro in Capite a Roma, quanto nelle opere da cavalletto dove le immagini risaltano di equilibrio e perlacea bellezza.
Madonna con Gesù Bambino e San Giovannino
Olio su tela
Madonna with Child and Saint Giovannino
Oil on canvas
Dimensioni :98 x 72 cm
Il soggetto, ripetutamente eseguito dal Trevisani, è uno dei modelli esemplificativi dell'estetica romana del primo settecento. Mitigate le esuberanze barocche si impone un gusto classicista ingentilito dai modi francesi. La sua formazione avviene a Venezia presso Antonio Zanchi (Este 1631 - Venezia 1722), quindi in seno alla corrente patetica dei "tenebrosi". Nel 1678 si trasferisce a Roma dove rimane per tutta la vita sotto la protezione del cardinale veneziano Pietro Ottoboni, nipote del papa Alessandro VIII, uno dei più importanti mecenati del tempo. A Roma Francesco Trevisani, entra in contatto con Carlo Maratta (Camerano 1625 - Roma 1713), maestro indiscusso della corrente classicista e neo platonica del Barocco, diventando uno dei più importanti seguaci del maestro romano. La sua impronta classicheggiante è evidente tanto negli affreschi e nei dipinti conservati presso la chiesa di San Silvestro in Capite a Roma, quanto nelle opere da cavalletto dove le immagini risaltano di equilibrio e perlacea bellezza.