Lou Duca
Venere

Venere

Tecnica mista,   44x33x27 cm, 2018

La ricerca artistica di Lou Duca affonda le sue radici nel mondo classico. L’atto di distruggere per ricostruire in modo alternativo, rende contemporaneo l’approccio nei confronti di forme considerate equilibrate ed esteticamente perfette. All’interno di questo percorso artistico si inserisce le opere dal titolo “Venere” e “Afrodite” le quali riprendono chiaramente uno degli elementi strutturali dell’architettura greca, la colonna, e ne mettono in luce la simbologia che a essa corrisponde.

La colonna rappresenta la solidità, la stabilità e l’equilibrio. Simbolicamente la forma slanciata richiama la tendenza umana alla trascendenza. Pertanto in sé racchiude sia la concretezza e la fisicità della carne, sia la spiritualità e l’emotività insita nell’animo umano.

Dalla colonna emerge il volto. Il contrasto è quasi drammatico. Il peso della materia inanimata sembra voler ingabbiare la divinità che per antonomasia rappresenta la natura, l’amore, la sessualità e la fecondità. La divinità non è libera di esprimere la carica erotica che la caratterizza e l’uso di un materiale non pregiato come il cemento comunica quasi la volontà di mortificarne la carne e con essa i sensi. La dea pare spingersi fuori per comunicare come, attraverso le esperienze del corpo fisico, sia possibile liberare quell’energia vitale insita in ogni individuo.