Lorenzo Turini
Il custode dell'infinito

Il custode dell'infinito

Olio su tela, 60x80 cm, 2021

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Certificato dia autenticità

Testo critico:

Quante volte sono passato davanti a questo vecchio e solitario cipresso, percorrendo quest'angolo di Toscana vicino casa mia.

Quante volte ho visto la sua sagoma nera stagliarsi su un tramonto infuocato.

Un luogo della mia anima che, attraverso la pittura, ne diventa lo specchio.

Solo su un luogo per me tanto familiare potevo riversare le mie angosce e le mie inquietudini, sia di fronte alla vita, che a questo triste momento storico, così come il bisogno, mio e di tutta l’umanità, di vedere una luce in fondo al tunnel.

Ed ecco allora il contrasto drammatico tra le masse cupe e tormentate della grossa nuvola e del cipresso, e la luce del sole, simbolo di speranza.

Il grande cipresso scuro, al tempo stesso omaggio a Van Gogh, è il protagonista dell’opera, perché fa risaltare la luce del sole, diventando la porta verso il futuro, e quindi il custode dell’infinito.4